Le tre P di Pane Pasta Pizza regine dell’innovazione a Host 2013. Un segmento che investe in tecnologie e strutture e punta su qualità e offerta, per soddisfare un mercato da 1,33 miliardi di euro l’anno solo in Italia.
La chiamano “arte bianca” perché trasforma semplici acqua e farina in autentici capolavori. Tutti da mangiare. E tutti declinati per P: Pane, Pasta, Pizza, tre grandi eccellenze del food italiano. E c’è un solo appuntamento, dove si trovano non solo riunite in un’area dedicata di grande efficacia, ma anche inserite nel contesto del più importante appuntamento Ho.Re.Ca. in Italia e tra i primi al mondo: Host 2013, al quartiere fieramilano a Rho da venerdì 18 a martedì 22 ottobre 2013. Un evento unico
e imperdibile per tutti gli operatori del settore leader nel settore bakery.
Cosa chiedono i consumatori alle tre P fra le più famose dell’agroalimentare italiano? Dal confronto condotto da Host sui principali dati di settore, emergono sicuramente naturalità, qualità e originalità. Sul fronte natura, continua il boom dei prodotti bio con crescite a due cifre per i derivati dei cereali: +17% nel 2010 (Dati CIA-Confagricoltura). Su quello della scelta, invece, mentre è ormai acquisito l’integrale, ecco affermarsi materie prime nuove/antiche, come farro e grano kamut, e anche interpretazioni innovative dei prodotti classici: è il caso della pizza-dessert che incontra crescente favore o dei prodotti da forno realizzati con mix di cereali dalle proprietà nutritive complementari. In ascesa anche le specialità che nascono da esigenze salutistiche, come i prodotti senza glutine, o a basso tenore di sodio. Alcuni target particolarmente sensibili ai temi eco cominciano a richiedere anche prodotti a chilometro zero.Questi e altri trend trovano risposta nell’area dedicata Pane Pasta Pizza di Host 2013, dove si trovano tutte le proposte più innovative nella filiera dell’arte bianca.
Tutto, qui, è pensato per fornire
al mercato prodotti frutto di un mix ragionato di ingredienti e tecniche di lavorazione, e – perché no? – anche nuove soluzioni per creare prodotti “sfiziosi”. L’incontro e il confronto tra i protagonisti del settore si concretizza anche in veri e propri “Campionati”, dove Panificatori e Pizzaioli si cimenteranno nel presentare le ultime novità ai titolari di panetterie e di negozi e laboratori di pasta fresca.Una tradizione, quella delle tre P italiane, che è anche un business importante. E che resiste e reagisce alla crisi. Lo conferma un’indagine di Format Research promossa da Assipan: oltre un quinto delle imprese intervistate (il 21,1%) ha effettuato investimenti negli ultimi sei mesi, riuscendo a farli per lo più in autofinanziamento (39,3%), e una percentuale ancora più ampia (68,5%) ha adottato una strategia di valorizzazione dei prodotti tipici locali. Un impegno che premia: il 62,9% delle imprese ritiene di avere raggiunto un buon livello di competitività.Sul fronte consumatori, la ricerca conferma gli orientamenti generali delineati da Host, confrontando i dati di settore. A fronte di un maggiore controllo sugli acquisti, dovuto al momento economico, per tre aziende su quattro gli italiani sono diventati ancora più attenti alla qualità dei prodotti che acquistano e alla loro presentazione. Un’attenzione giustificata dai numeri in gioco: nel 2010 gli italiani hanno speso oltre 773 milioni di euro in pane, grissini e cracker, più di 242 milioni in biscotti e 315,2 milioni in pasticceria e dolciumi. Un’importante quota da oltre 1,33 miliardi di euro, su una spesa alimentare complessiva di oltre 11,6 miliardi nello stesso anno.Dinamismo e spiccata focalizzazione sulla qualità sono le caratteristiche del settore, che trovano in Host la giusta valorizzazione, caratteristiche che consentono a questi cibi della tradizione italiana di reinventarsi costantemente.
Il segreto? Grande attenzione agli ingredienti e alle materie prime, processi di lavorazione innovativi e un uso intelligente della tecnologia, nella cottura e nel packaging dei prodotti.L’innovazione, dunque, come chiave per la ripresa del settore. E l’innovazione è il cuore di Host, con il suo concept unico che favorisce un clima di costante interscambio internazionale, anticipando i trend, analizzando i mercati e favorendo l’incontro e il confronto con competitor e clienti. All’edizione 2011 il 34% dei 125 mila Visitatori, tutti professionali, proveniva da 153 paesi diversi, mentre tra le 1.600 aziende presenti (+17%, con 190 new entry) la quota internazionale è cresciuta del +21%. Il grado di soddisfazione degli Espositori ha raggiunto il 96% e l’88% ha dichiarato che sicuramente esporrà di nuovo a Host. E Host porta la presenza degli Operatori direttamente sui principali mercati BRIC. In India la popolazione destina il 57% del reddito familiare al food con una crescente propensione al consumo di alimenti stranieri. In Cina la popolazione urbana, pari a oltre 600 milioni di persone, dedica il 36,7% al food ed è molto interessata al made in Italy. Food Hospitality World, la manifestazione internazionale dell’agroalimentare e dell’ospitalità professionale, organizzata da Fiera Milano, nasce dalla collaborazione tra TuttoFood, il salone dell’agroalimentare di Milano, e Host. Le prossime edizioni si svolgeranno in Cina a Guangzhou dal 29 novembre al 1° dicembre 2012 e in India a Mumbai a gennaio 2013.
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