Biblioteche e atenei dialogheranno con il resto del mondo, un'occasione di lavoro per centinaia di persone
Il primo passo: mettere in rete università, musei, centri di ricerca, biblioteche, istituti culturali, fondazioni pubbliche e private della città storica, agganciandole alla rete a banda larga del Comune, partendo dal nucleo che già aderisce alla rete europea Gaar.
Secondo passo: digitalizzare e condividere via web - rendendolo fruibile ovunque nel mondo - l'enorme patrimonio culturale che queste realtà posseggono. E' questo il progetto - sogno? scommessa? - al quale si sta lavorando a Ca' Farsetti, in vista dell'autunno. E anche business e occasione di lavoro, potenzialmente, per centinaia di persone.
Un progetto che s'intreccia con le sperimentazioni del Mit di Boston dell'Ibm per produrre informazioni digitali scaricabili via telefonino dai visitatori dei musei veneziani e con il bando che in autunno lancerà il Comune per trovare il partner privato che investa per portare in ogni casa banda a 20 mega: l'utente avrà accesso gratuito alla rete, il pubblico offrirà servizi nel campo della telemedicina, dell'educazione, ma anche per l'eliminazione delle antenne sui tetti, mentre il privato potrà offrire servizi a pagamento, come video on-demand.
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